Ecologia più Umana





L'Associazione Aquilia di Verona ha organizzato una serie di incontri su un'ecologia più umana alla luce della Laudato si': "Attenzione allo spreco di cibo e alla produzione di rifiuti".



La professoressa Laura De Gara, docente presso il Campus Biomedico, ha messo in luce l'impatto del trasporto degli alimenti sull'ambiente e le perdite che si realizzano durante la raccolta, la trasformazione e la distribuzione degli alimenti: queste perdite sono molto più elevate nei Paesi poveri, nei quali invece è ridotto al minimo lo spreco di cibo che caratterizza il consumo dei paesi ricchi.

Adriano Tomba, Segretario Generale della Fondazione Cattolica Assicurazioni, ha invece centrato il suo ragionamento sul bisogno di ricostruire dai valori che orientano e danno senso a tutto ciò che si fa: alla logica del profitto, diventato un fine, è necessario sostituire un nuovo orientamento culturale e una chiarezza di principi. Tomba ha proseguito dicendo che “è il momento di tentare di scrivere un nuovo welfare che si basi sulle persone e non sui soldi, sulle reti di collaborazioni e non sulle convenzioni con lo stato. E bisogna avere il coraggio, tutti (associazioni di volontariato, imprese, singoli), di rimboccarsi le maniche, senza delegare".

La dottoressa Elena Brizzolari, dell'Azienda Municipalizzata di Igiene Ambientale di Verona, ha illustrato i vari aspetti della raccolta differenziata e del destino dei diversi tipi di rifiuti e del loro riciclo. L'Italia è il paese con un ricambio dei cellulari più veloce al mondo. Il cittadino deve cambiare atteggiamento e ridurre la quantità dei rifiuti, riducendo gli sprechi, differenziando i rifiuti, privilegiando prodotti con imballaggi ridotti o che siano riciclabili. La meta dev'essere, invece, una economia circolare in cui i rifiuti devono essere concepiti come risorse che possono essere riutilizzate in modo economicamente sostenibile.

Laudato Si'

Questa frase della Laudato si’ (223) che ha fatto da leitmotiv agli incontri
Si può aver bisogno di poco e vivere molto, soprattutto quando si è capaci di dare spazio ad altri piaceri e si trova soddisfazione negli incontri fraterni, nel servizio, nel mettere a frutto i propri carismi, nella musica e nell’arte, nel contatto con la natura, nella preghiera. La felicità richiede di saper limitare alcune necessità che ci stordiscono, restando così disponibili per le molteplici possibilità che offre la vita".

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