Giorgio La Pira


14/5/1993


Giorgio La Pira (9 gennaio 1904 - 5 novembre 1977)

politico e docente italiano, Sindaco di Firenze, terziario domenicano e francescano, appartenente all'Istituto Secolare dei Missionari della Regalità di padre Agostino Gemelli, servo di Dio per la Chiesa cattolica.

Frasi di Giorgio La Pira
- I profeti del nostro tempo sono coloro che hanno protestato contro lo schiacciamento dell'uomo sotto il peso delle leggi economiche e degli apparati tecnici, che hanno rifiutato queste fatalità.“

- La creatura che non ha il soccorso dell'uomo riceve il soccorso di Dio.

- Mi possono arrestare: ma non tradirò mai i poveri, gli indifesi, gli oppressi: non aggiungerò al disprezzo con cui sono trattati dai potenti l'oblio od il disinteresse dei cristiani.

- Basta meditare le pagine più belle dei veri pensatori (quelli che hanno avuto e che hanno parole di luce e di bontà: gli altri sono sofisti, adulteratori del vero) - Platone, Aristotele, Seneca, Cicerone, ecc. - per vedere come le luci meridiane dell'Evangelo hanno già la loro alba nella ragione sana dell'uomo!

- Il pane, e quindi il lavoro, è sacro; la casa è sacra, non si tocca impunemente né l'uno né l'altra: questo non è marxismo, è Vangelo.

- Come opera il cristianesimo nel mondo? Al modo come l'artista opera sulla pietra che lavora: imprimendo in essa – quanto è possibile! – la luce e la bellezza ideale di cui egli è ripieno.

- Sulle solide fortezze dei monasteri contemplativi si è edificato l'intero edificio della civiltà cristiana e della storia cristiana.

- 10.000 disoccupati, oltre 200 sfratti [... ], 17.000 libretti di povertà [... ]. Scusi: davanti a tutti questi "feriti", buttati a terra dai "ladroni" - come dice la parabola del Samaritano (Lc 10, 30ss.) - cosa deve fare il sindaco, cioè il capo ed in certo modo il padre ed il responsabile della comune famiglia cittadina? Può lavarsi le mani dicendo a tutti: – scusate, non posso interessarmi di voi perché non sono uno statalista ma un interclassista?

- Bisogna tornare all'uomo, alla sua grandezza ed alla sua fatica; e col ritorno all'uomo si ritornerà anche a Cristo.

- Credente o non credente, giovane o anziano, volente o nolente; il fatto esiste: sei imbarcato e la navigazione alla quale, volente o nolente, tu partecipi, interessa l'intiero corso della tua vita!

- Fare quello che il Medioevo fece: fare entrare attorno a Dio, attorno a Cristo, attorno alle cattedrali, ai monasteri, attorno al tempio questa storia nuova, questa umanità nuova

- Cosa è la santità? Questo lavoro che mentre disfà -in apparenza -le forze di chi fatica, prepara la bellezza di un'opera che non sarà perduta mai.

- La misura del giudizio? L'amore. Ma per evitare che questo amore svapori nel generico, esso viene incorporato in atti elementari e precisi.

- Per gli uomini non vale che una sola legge ed un solo fine: la legge dell'amore ed il premio dell'amore. Tutto il resto è menzogna e vanità.

La definizione di uomo non sta nel dove egli vive, ma in quello che è.

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