Cercando Jolanda di Titti Preta



Cercando Jolanda. Vita in controluce di Dalida «la calabrese di Parigi» di Titti Preta.
Alla domanda perché hai deciso di scrivere questa storia romanzata Jolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalida, Tiiti risponde con queste parole illuminanti: «[...] strano destino, quello di Dalida, una delle poche dive internazionali della canzone, sin dagli anni della televisione in bianco e nero, è ricordata in Italia [...] per il suicidio di Luigi Tenco a Sanremo e la vittoria al varietà italiano Partitissima con "Dan dan dan". Dalida era bellissima ed elegante, con un glamour alla francese e l’ambiguità che le regalava il suo viso irregolare, originale, tipico di “una calabrese nata in Egitto”. Fu travolta in quella brutta vicenda al Festival di Sanremo nell'ormai lontano 1967. Quel tragico evento l'ha poi sempre associata alla morte del suo compagno: l'indimenticabile Luigi Tenco.»
A trent’anni dalla sua morte avvenuta nel maggio 1987, Titti Preta fa rinascere a vita nuova il mito dimenticato di Dalida.
Ripete con molta enfasi l'Autrice: «La mia opera è uno scavo nella persona, a volte indecifrabile, che fu Jolanda Gigliotti. Per farla rivivere e, dove necessario, specie nei riguardi dei più giovani, farla conoscere e apprezzare come artista innovativa e all’avanguardia. E’ il mio un doveroso tributo a un’icona della musica che ha dato lustro alla Calabria, ma è soprattutto un ritratto di donna, anticonvenzionale e non stereotipato, visto in chiaroscuro e che può diventare oggetto di una profonda riflessione.»

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